DON LUIGI GIUSSANI – fondatore di “comunione e liberazione” ( CL )
Don Giussani alla lavagna durante una lezione
Luigi Giussani nasce il 15 ottobre 1922 a Desio (piccolo comune della Brianza a nord di Milano, che aveva già dato i natali al futuro papa Pio XI) da Beniamino Giussani, disegnatore e intagliatore provetto, e Angelina Gelosa, operaia tessile.
Dal 1928 al 1933 frequenta la scuola elementare a Desio.
Il 2 ottobre 1933 entra nel seminario diocesano San Pietro Martire di Seveso, dove frequenta i primi quattro anni del ginnasio (1933-1937).
Nel 1937 viene trasferito al seminario di Venegono, dove trascorre otto anni: completa l’ultimo anno del ginnasio e frequenta i tre anni di liceo (1938-1941) e i quattro di teologia (1941-1945). Durante il liceo, dall’insegnamento di Giovanni Colombo – il futuro arcivescovo di Milano – riceve la passione per la letteratura e soprattutto per le poesie di Giacomo Leopardi, che producono in lui una ferita, come dirà il cardinale Joseph Ratzinger nell’omelia funebre: «Don Giussani… sin dall’inizio era toccato, anzi ferito, dal desiderio della bellezza, non si accontentava di una bellezza qualunque, di una bellezza banale: cercava la Bellezza stessa, la Bellezza infinita; così ha trovato Cristo, in Cristo la vera bellezza, la strada della vita, la vera gioia» (24 febbraio 2005).
Il 4 novembre del 1943 consegue il baccalaureato.
Il 26 maggio 1945, un mese dopo la fine della seconda guerra mondiale, viene ordinato sacerdote dal cardinale Ildefonso Schuster, nel Duomo di Milano.
Nel marzo precedente era stato destinato dal rettore di Venegono a rimanere in seminario per continuare gli studi e iniziare l’insegnamento. Si specializza nello studio della teologia orientale (specie sugli slavofili), della teologia protestante americana e nell’approfondimento della motivazione razionale dell’adesione alla fede e alla Chiesa. Negli anni cinquanta lascia l’insegnamento in seminario per quello delle scuole superiori.
A partire dall’anno scolastico 1954 insegna religione al liceo classico Berchet di Milano e fonda il movimento ecclesiale di COMUNIONE e LIBERAZIONE .
Lo anima il desiderio di proporre l’esperienza cristiana nell’ambiente scolastico come risposta alle domande e alle esigenze dei giovani, che vivevano sempre più in un contesto di progressiva ostilità verso la fede e la Chiesa cattolica.
Contenuto delle sue lezioni sono i temi che lo accompagneranno – in un approfondimento che non avrà mai fine – lungo tutto il suo itinerario umano e di educatore: il senso religioso e la ragionevolezza della fede, l’ipotesi e la realtà della Rivelazione, la pedagogia di Cristo nel rivelarsi, la natura della Chiesa come continuità della presenza di Cristo nella storia fino a oggi.
È soprattutto la sua persona a esercitare un’attrattiva che rende l’annuncio cristiano contemporaneo ai giovani da lui incontrati.